giovedì 12 settembre 2013

News dalla...Germania!



Cari utenti, abituali e di passaggio, da questa estate mi sono trasferita in Germania, per ragioni di studio-lavoro.
L'ultimo post, risalente a giugno 2013, è intitolato "New Life", il nome del nuovo singolo di H.A.R.M.O.N.Y (chi sarà mai? :D), mai titolo fu più profetico...nuovo Paese, nuova città (che visito dal 2009), nuova lingua (vera impresa!), nuova casa, lavoro, amici, cibo, burocrazia... insomma: una Nuova Vita!

Preferisco evitare di far diventare questo blog, l'ennesimo spazio dedicato alla vita in un Paese straniero, e dopo questo post, mi concentrerò in particolare sugli eventi più interessanti (secondo me) qui a Berlino, cosa che facevo con Milano (e dintorni), quando ero in Italia.

Ad ogni modo ci tengo a scrivere una prefazione, una sorta di passaggio ad una nuova dimensione, nella speranza che anche voi riusciate a percepirlo.
Il 'taglio' di questo blog è una via di mezzo tra il personale (soggettivo) ed il 'giornalistico' (obiettivo), ma penso sia giusto che le mie emozioni e riflessioni traspaiano dai post che pubblico.

Dopo due mesi di silenzio ("vacanza"), ecco a voi una parte della mia nuova esperienza di vita, buona lettura.  

Durante il primo mese (very busy), oltre a fare "la turista" ho mosso i primi passi verso l'Integrazione in questa famosa città, una ricerca (iniziata 4 anni fa) sulle usanze e sulle regole del posto, alcune molto differenti da quelle italiane e sicuramente più logiche e semplici da rispettare.
Ecco, la parola chiave è semplicità, quello che desidero è semplificarmi la vita (pur lavorando sodo) e realizzare i miei obiettivi nel più breve tempo possibile e nel modo migliore, ossia facendo tesoro di ogni esperienza, lasciando andare la tristezza-malinconia (che arriva a random, nei momenti di stanchezza) e concentrandomi sulla fortuna che ho, nel poter fare questa importante esperienza di vita, una vita che non sarà più la stessa (è già cambiata) ed io con lei (e anche la mia famiglia!).

Trasferirsi, emigrare (pur restando nell'Unione Europea) è tutt'altro che -semplice-, specialmente quando si hanno poche certezze, ci vuole coraggio e un pizzico di "follia" per fare questo salto, fosse anche solo per qualche mese o un anno, ci vuole: adattabilità, impegno, auto-disciplina e naturalmente anche un pò di cul*.
Una famiglia solida ed amorevole alle spalle aiuta sicuramente, ma penso sia giusto contare prima di tutto su di se.
In ogni Nazione vale la regola dell'essere al posto giusto al momento giusto, saper fiutare il momento più propizio per muoversi e anche, sapersi fidare, delle proprie capacità e delle persone giuste (quelle che evitano di ostacolarti per gelosia/paura/ignoranza/sadismo).
Anche farsi rispettare ha il suo valore, è giusto portare rispetto, tollerare, ma anche viceversa, specialmente quando si vive a stretto contatto con altre persone e culture-stili di vita, penso che  un pò di sana "aggressività" al momento giusto, a volte possa aiutare, almeno per me è stato così (uhh il sangue latino!).

Ho letto pareri di altre persone 'emigrate', racconti che trattano delle varie fasi (reali) vissute da chi si trasferisce in un Paese straniero ("Luna di miele", "Shock culturale", "Adattamento", "Integrazione"), ho letto e chiesto tante cose a chi ci è già passato prima di me, ma naturalmente vivere di persona un'esperienza è meglio di 1000 spiegazioni-pareri, considerato che ognuno di noi ha la sua percezione della vita e reagisce a suo modo, con i suoi tempi.

C'è grande confusione sul web e tra le persone (alcune) con le quali ho parlato, alcuni consigli-dritte si sono rivelate imprecise e soggettive, fortunatamente in seguito ho trovato persone meglio informate e allo stesso tempo disponibili a darmi tali informazione (italiani e non), tra le quali persone che lavorano nei vari uffici, dove inizia il percorso di inserimento, previo Termin (appuntamento, per fare tutto o quasi).

Come in Italia anche qui ci sono persone gentili e meno gentili (disponibili, comprensive, professionali), ma solitamente i tedeschi tendono a favorire chi si vuole integrare, perché porta vantaggio a tutta la popolazione, almeno a quella che vive nella regolarità-legalità.
Parlando con persone nate in Germania e vissute a Berlino, ho avuto conferma che registrarsi è importante e aiuta sia chi si vuole integrare, sia lo Stato, che ha disposizione dei fondi riservati al processo di integrazione (ora molto meno, a causa degli 'abusivi').
Molte persone non registrano la loro presenza nei tempi consigliati, chi per 'pigrizia', chi per ignoranza (ignorano questa procedura) e chi per incertezza sulla durata della propria permanenza.

Per quanto mi riguarda ho preferito fare tutto quello che potevo e nel minor tempo possibile, al di là di quanto mi tratterrò, perché costa poco e può favorire molto, inoltre ci sono cose che una volta fatte sono senza scadenza.
Sicuramente è meglio muoversi durante la bella stagione, che qui dura poco (come ben saprete), con il freddo tutto diventa più faticoso, anche spostandosi con i mezzi, e poi ci sono degli steps obbligatori, per chi vuole vivere e lavorare in Germania, quindi vanno fatti il prima possibile.
Evito di dilungarmi ulteriormente e di fare l'elenco di cosa occorre fare, ma per chi fosse -seriamente- interessato, sono a disposizione per dare ulteriori info, secondo mia esperienza diretta.

Berlino non è la tipica città tedesca, è semplicemente...Berlino, unica e poliedrica, città per molti, ma non per tutti, e quando leggete/sentite descrizioni troppo entusiastiche o troppo negative pensate ad una via di mezzo, solitamente li c'è del Vero.
Alcuni quartieri, per quanto famosi e ambiti, hanno strade sporche e caotiche (alcune vie
sono pericolose), c'è un gran numero di popolazione turca, di cui molti sono ben integrati, almeno linguisticamente e lavorativamente, ma di tedesco hanno ben poco, anche quelli nati qui, mantengono gran parte delle usanze della Terra natia dei genitori. Ne giusto ne sbagliato, semplicemente un dato di fatto.
La loro presenza come commercianti può anche essere un vantaggio, specie per chi vuole comprare a buon prezzo, in primis generi alimentari, ad esempio frutta e verdura buona e a prezzi contenuti e piatti cucinati al momento, anche vegetariani (mica c'è solo il Kebap!) e insieme ai ristoranti-chioschi orientai (indiani, tailandesi, vietnamiti etc...) ci aiutano a nutrirci salvando il portafogli.
Anche fare la spesa qui è più conveniente, almeno rispetto ai supermercati del nord Italia.

Dopo tutti questi anni di visite a Berlino, c'è una cosa che mi fa sempre battere il cuore, la Fernsehturm, l'antenna della TV visibile da tutti i quartieri, un vero punto di riferimento.

Artisticamente c'è molto da vedere e da fare ogni giorno e organizzandosi si possono trovare anche molti eventi gratuiti e di qualità, ad esempio il grande concerto organizzato da Telekom che ha chiuso la recente Berlin Music Week, tenutosi nello spazio dell'immenso ex aeroporto di Tempelhof, veramente impressionante.
All'inizio di questa ricca settimana, ho potuto partecipare alla due giorni di FWTB ("First We Take Berlin"), per un prezzo modico mi hanno dato un braccialetto con cui si poteva entrare in numerosi locali partners (in zona East), che ospitavano musicisti internazionali, il primo evento è stato il Berliner Music Award.  
Trovo notevoli anche gli artisti "di strada", indipendenti che promuovono la loro musica suonando davanti all'entrata della metropolitana (e anche sui treni della metro), informando direttamente il pubblico sulle loro prossime date live e vendendo i loro CD.
Fortunatamente qui piacciono vari generi di musica, oltre a quella elettronica (la techno imperversa), dalla musica classica al rock passando per il jazz, e chi sa suonare-cantare può almeno provare a farsi sentire, qualcuno che apprezza c'è sempre e nessuno (o quasi) giudica l'aspetto del musicista e la location, l'importante è la qualità della musica.

Nel prossimo post, ulteriori info-review sugli eventi artistici-culturali in programmazione nei prossimi giorni in città, e una descrizione del mio incontro con un noto visual-artist tedesco, berlinese di "adozione", molto probabilmente gli dedicherò un intero post, merita.

Grüße aus Berlin