domenica 9 marzo 2014

Entusiasmologia




Un video che risale al 2010, ma che è ancora attuale, specialmente in tempi come questi, dove la parola "Crisi" è usata ed abusata troppo spesso.

Fabio Marchesi, ripreso dalle telecamere di NonSoloAnima.TV, ci rammenta il significato etimologico della  parola Entusiasmo, esortandoci ad uscire da quel "lago melmoso" fatto di lamento e pessimismo nel quale troppi di noi spesso  giacciono, a volte anche solo per brevi periodi.

Essere ottimisti concreti, come spiega Fabio M., all'inizio richiede un certo sforzo, perché l'ottimismo è una condizione meno comoda rispetto al rimanere nel lamento e nel pessimismo, di cui soffrono molti italiani (in particolare). 

Come gli antichi "maghi" della storia, siamo chiamati a trasformare il nostro pensiero attraverso una sorta di processo alchemico, attivato da semplici parole "magiche" quali Grazie, in quanto la Gratitudine predispone ad uno stato d'animo fiducioso e ricettivo, aiutandoci così ad attirare eventi lieti ed inaspettati,  conducendoci finalmente al di fuori di quella gabbia immaginaria così abilmente auto-costruita.
Colmando il nostro essere con la Gratitudine per il qui ed ora, sottraiamo spazio alla paura, quella bestia immaginaria che presto o tardi va affrontata e poi lasciata andare. 
-Grazie-   

www.fabiomarchesi.com

www.nonsoloanima.tv




lunedì 3 marzo 2014

Alla batteria c'è: Marco Rivagli!


C'è chi dice che i batteristi siano i migliori, quelli che "spaccano" veramente (i più fighi), anche se solitamente sul palco e dalla stampa vengono posizionati in secondo piano, per non dire terzo.
Se il cantante è "la faccia" della band, ogni batterista che si rispetti è il cuore, colui che da il ritmo e che quindi dirige, insomma, è il vero boss della band.
Entriamo nel dettaglio, desidero parlarvi del batterista Marco Rivagli, nessuna intervista (per ora), solo qualche impressione e un po di pubblicità (mai abbastanza).

Marco, giovane (classe 87) torinese doc, cittadino del mondo per lavoro e per passione, conosciuto su Facebook, quando entrambi cercavamo casa a Berlino: difficile non notarlo, facile prenderlo in simpatia.
A prima vista sembra il classico "mangia spaghetti", il solito maschio latino un po "piacione", mentre conoscendolo meglio si scopre che...effettivamente cucina e mangia tanta pasta e che piace molto alle donne.
Tranquilli, questo ragazzo non è uno stereotipo ambulante, anzi, è piuttosto originale e possiede un notevole background musicale, in parte ereditato dalla famiglia (padre, sorella e zio musicisti) e in parte creato nel tempo, esperienza dopo esperienza.
Si può dire che la svolta per Marco sia arrivata nel 2013, quando è stato ingaggiato dalla Vodafone, per far parte de "The Penguins", la band che accompagna il pinguino Pino durante i noti spot-tormentone. Questa maggiore visibilità lo ha aiutato a procurarsi anche ingaggi all'estero, il motivo per il quale si è trasferito nella capitale tedesca, dove tra un concerto e l'altro da lezioni di batteria.

Recentemente ho avuto il piacere di vederlo e sentirlo suonare live, presso un locale di Berlino, il Wild at Heart (piuttosto alternativo), durante il concerto di una glam rock band con la quale collabora, i PLeaSureDome.

Questa band internazionale (Manchester, Stockholm, Toronto, Torino, Berlin)
è stata fondata nel 2002 da Mark Standley, esperto chitarrista proveniente dalla storica punk-rock band degli Sigue Sigue Sputnik, nella quale suona ancora, insieme alla bassista (e vocalist) dei PLeaSureDome, la biondissima Lena Lonely.

Se volete maggiori info su Marco e i suoi progetti musicali, potete visitare la sua pagina facebook e il il suo canale Youtube.



domenica 2 marzo 2014

Nina Persson: cuore animale e sound maturo



La svedese Nina Persson, nota a più come lead singer del gruppo The Cardigans, si è esibita all’Heimathafen di Berlino, durante il tour europeo di Animal heart, che prende il nome dal suo album di debutto come solista, rilasciato a febbraio 2014 e prodotto insieme al marito Nathan Larsen.
Cantautrice, musicista (armonica, piano, chitarra), attrice, Nina riesce ancora ad incantare e convincere sia la Critica che il suo pubblico, che la segue fedelmente sin dai suoi esordi.
La Persson e la sua tour-band, formata da altri quattro elementi, propongono musica di qualità, trasmettono professionalità e quel senso di affiatamento che è sempre piacevole percepire, il tutto senza grandi effetti speciali, fatta eccezione per l’uso sapiente delle luci e dell’outfit di Nina, che si è presentata in veste di moderna geisha, total black ed ipnotica, perché si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.  
Berlino è un contesto ideale per questo genere di musica,basicamente elettronica, sperimentale con sonorità pop che si ispirano agli anni 80, mantenendo quell’allure tipica della musica che viene dal nord, vedi suoi connazionali Roxette, ma anche
Björk e Sigur Rós (Islanda).
Il pubblico è stato “scaldato” da un interessante supporter, l’americano Daryl Lamont in arte Worry Doll, il suo genere “laptop music” (elettronico), è arricchito da una voce melodica e stile ricercato. Daryl era solo sul palco, ma è riuscito a riempire la scena, catturando l’attenzione dei presenti.
Parliamo anche dell’impianto audio, elemento importante per la buona riuscita di ogni concerto e rappresentazione in generale,  a mio avviso quello dell’Heimathafen di Neukölln è ottimo, anche se durante Worry Doll i livelli dei bassi erano troppo alti, stile discoteca, fortunatamente con l’inizio del concerto vero e proprio sono rientrati nella norma.
Qualche impressione sul numeroso pubblico in sala, un parterre ben disciplinato, attento e partecipe, grazie anche a Nina che sa interagire spiritosamente con i suoi fans, un pubblico che ha pagato 30 Euro (prevendita compresa) per assistere a questo concerto, e dalla reazione positiva sembra che nessuno si sia pentito di aver fatto questo investimento. 

Scaletta:
Clip your wingsBurning bridges for fuel
Animal Heart
Frequent Flyer
Forgot to tell you
Love has left the room
Catch me crying
Bear on the beach
Charlie Charlie
Jungle
Dreaming of houses
Silver
I can buy you
Food for the beast
Encore:
Walking the cow
The grand destruction game
Boys keep swinging
This is heavy metal

Curiosità, ecco una “vecchia” ma simpatica dichiarazione rilasciata da Nina P. riguardo alla prima impressione avuta su suo marito Nathan Larson “When I met Nathan, I told my tour manager he was too good-looking for me. I don't have a history of dating good-looking men. I've always complained that girls don't get male groupies, and now I've married the first groupie I've ever had."

Thanks to Loft Concerts