domenica 9 novembre 2014

25 anni dalla caduta del muro di Berlino: siamo noi un unico Popolo?


Ci sono muri nel mondo che ancora dividono ...ci sono muri fisici e altri ben più pericolosi che risiedono in noi, nell'attitudine umana del difendersi e del separare, la prima per paura e la seconda per il desiderio di dominare.
Il muro di Berlino è solo un esempio concreto di questa tendenza ancora attuale.
"Siamo noi un (unico) popolo?" spesso la risposta sembra essere -no- ma in alcune occasioni il senso di unità si può percepire, anche grazie a celebrazioni di questa portata.
Grandi festeggiamenti che hanno attirato milioni di turisti da tutto il mondo, accorsi per respirare la storia e per celebrare  libertà tolleranza, concetti tuttora molto cari alla Berlino post-caduta del muro. Nonostante questo si può assistere ogni giorno anche a casi di forte intolleranza, qualche esempio l'ho visto e vissuto anche durante il concerto alla Porta di Brandeburgo, dove la massiccia presenza di persone accorse per l'evento ha scatenato anche situazioni di forte insofferenza tra i visitatori accalcati o arrampicati sui muretti per ampliare la propria visuale, impallando però quella altrui. Fortunatamente c'erano anche molte persone rispettose che sapevano godersi la situazione senza prevaricare nessuno, semplicemente condividendo sullo stesso piano un'esperienza eccezionale,

Ricordo ancora il 20° anniversario nel 2009, cinque anni fa facevo parte anch'io della schiera di turisti giunti nella capitale Tedesca per festeggiare.
Ricordo l'eccitazione, le lunghe camminate e l'atmosfera carica di attesa per il fatidico 9 novembre, giornata campale che per me è terminata all'aeroporto, dove tra vari ritardi accumulati dal mio volo, ho assistito alla caduta dei Dominosteine (tessere del domino)in diretta TV.
Ricordo che pioveva e che la visione di tutti quei segmenti di Domino che cadevano era molto spettacolare vista dall'alto.

Quest'anno il muro è stato rappresentato dal Lichtgrenze, futuristici lampioni culminanti con bianchi palloncini nei quali erano contenuti messaggi di Pace scritti da bambini.
La suggestiva installazione dei palloncini-lampioni simboleggianti il muro, nasce da un'idea di Chris-topher Bauder e Marc Bauder.
A cerimonia conclusa ho visto persone che si sono portate via pezzi di questi lampioni e ho letto che alcuni sono stati messi in vendita su e-bay a 6000 EUR.
Naturalmente anche quest'anno il concerto è stato spettacolare, così come la liberazione dei Luftballons (palloncini), ma ciò che ancora mi torna in mente è l'atmosfera, l'energia intorno a me. Il passato a Berlino è ancora vivo e costantemente in contatto con il nostro presente, è li pronto a ricordarci cosa è accaduto ,cosa potrebbe ancora accadere e cosa in effetti sta accadendo nel mondo dove c'è chi ancora muore a causa di un muro.
L'anno scorso ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Günther Schaefernoto artista (pittore e fotografo) tedesco co-fondatore dell'East-Side Gallery e creatore del murales "Vaterland" ("Patria"). Tra le sue interessanti testimonianze mi è rimasta particolarmente impressa la sua opinione riguardo a come è cambiata Berlino dopo la caduta del muro, in particolare in un punto ben preciso a bordo dello Spree vicino all'Oberbaumbrücke. 
G.Schaefer  mi diceva che apprezza anche i numerosi e chiassosi turisti che si fanno le foto ricordo davanti al muro, probabilmente ignari del fatto che sotto quello stesso suolo ancora giacciono alcune vittime del regime della DDR.
Günther ha visto e ricorda i cecchini pronti a sparare a chi tentasse di attraversare il muro e il fiume per riguadagnare la libertà e quindi ora si rallegra di vedere persone vive e libere di andare e venire.

"Berlin: Bilder aus zwei Jahrtausenden - Pictures from two millenia"
Raccolta foto di Günther Schaefer, dall'apertura del muro fino al presente
Copia personale del libro di G.S. autografato dall'autore

http://www.berliner-mauer-kunst.net/  


http://www.berlin.de/mauerfall2014/  

Credits: tutte queste foto tranne la mappa appartengono a IsideNews.


East-Side Gallery
der Oberbaumbrücke
Potsdamerplatz
Brandenburger Tor

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