La svedese Nina
Persson,
nota
a più come lead singer del gruppo The Cardigans, si è esibita
all’Heimathafen di Berlino, durante il tour europeo di Animal heart,
che prende il nome dal suo album di debutto come solista, rilasciato a febbraio
2014 e prodotto insieme al marito Nathan Larsen.
Cantautrice, musicista
(armonica, piano, chitarra), attrice, Nina riesce ancora ad incantare e
convincere sia la Critica che il suo pubblico, che la segue fedelmente sin dai
suoi esordi.
La Persson e la sua tour-band,
formata da altri quattro elementi, propongono musica di qualità, trasmettono
professionalità e quel senso di affiatamento che è sempre piacevole percepire,
il tutto senza grandi effetti speciali, fatta eccezione per l’uso sapiente
delle luci e dell’outfit di Nina, che si è presentata in veste di moderna
geisha, total black ed ipnotica, perché si sa, anche l’occhio vuole la sua
parte.
Berlino è un contesto
ideale per questo genere di musica,basicamente elettronica, sperimentale con
sonorità pop che si ispirano agli anni 80, mantenendo quell’allure tipica della
musica che viene dal nord, vedi suoi connazionali Roxette, ma anche
Björk
e Sigur Rós (Islanda).
Il pubblico è stato
“scaldato” da un interessante supporter, l’americano Daryl Lamont in arte Worry
Doll, il suo genere “laptop music” (elettronico), è
arricchito da una voce melodica e stile ricercato. Daryl era solo sul palco, ma
è riuscito a riempire la scena, catturando l’attenzione dei presenti.
Parliamo anche dell’impianto audio, elemento
importante per la buona riuscita di ogni concerto e rappresentazione in
generale, a mio avviso quello dell’Heimathafen
di Neukölln è ottimo, anche se durante Worry Doll i livelli dei bassi erano troppo
alti, stile discoteca, fortunatamente con l’inizio del concerto vero e proprio
sono rientrati nella norma.
Scaletta:
Clip your wingsBurning bridges for fuel
Animal Heart
Frequent Flyer
Forgot to tell you
Love has left the room
Catch me crying
Bear on the beach
Charlie Charlie
Jungle
Dreaming of houses
Silver
I can buy you
Food for the beast
Encore:
Walking the cow
The grand destruction game
Boys keep swinging
This is heavy metal
Curiosità,
ecco una “vecchia” ma simpatica dichiarazione rilasciata da Nina P. riguardo
alla prima impressione avuta su suo marito Nathan Larson “When I met Nathan, I
told my tour manager he was too good-looking for me. I don't have a history of dating good-looking men.
I've always complained that girls don't get male groupies, and now I've married
the first groupie I've ever had."
Nessun commento:
Posta un commento